IL PALLONE

Il pallone utilizzato nel progetto LUISA è del tutto simile a quelli che si possono acquistare sulle bancarelle delle feste patronali, al netto delle raffigurazioni pittoriche dei personaggi tanto cari ai bambini. Il materiale di cui è costituito è polietilene tereftalato, più noto col nome commerciale di Mylar, ed è una resina termoplastica della famiglia dei poliesteri, in forma amorfa (trasparente). Ha un diametro di 36 pollici, circa 91 centimetri, e quando è gonfio ha la forma di uno sferoide oblato, proprio come la terra ma con uno schiacciamento ai poli molto più marcato. Completamente gonfio ha un volume di circa 170 litri. La consistenza del Mylar consente una pressione massima differenziale interno-esterno di circa il 5% della pressione atmosferica. Al momento del lancio lo si gonfia per circa un terzo del suo volume totale, in modo da lasciare spazio utile al gas elio per espandersi man mano che l’altitudine aumenta e la pressione atmosferica esterna diminuisce. Ed è qui il trucco: gonfiare poco ma abbastanza per riuscire a sollevare il “carico utile” del trasmettitore radio e della sua sottilissima antenna filare di dieci metri di lunghezza. Se si gonfiasse di meno non raggiungerebbe una quota di volo sufficiente ad evitare le formazioni nuvolose. Se si gonfiasse di più salirebbe troppo di quota fino a scoppiare. Da qui i vari test per capire quale sia il gonfiaggio ideale per farlo stabilizzare ad una quota di galleggiamento tra i 10000 e gli 11500 metri, la stessa degli aerei di linea, dove è difficile incontrare formazioni nuvolose che rovinerebbero i componenti elettronici del trasmettitore o appesantirebbero il pallone con la condensa d’acqua fino a farlo precipitare.

LA BOMBOLA DI ELIO

Per librarsi nell’aria il pallone viene riempito di gas elio affinché si generi la cosiddetta spinta di Archimede, che in atmosfera spinge verso l’alto tutti i corpi di densità più bassa dell’aria. L’elio è un gas nobile, ha simbolo He, il gas più leggero dopo l’idrogeno. Quest’ultimo gas, pur essendo ancora più leggero dell’elio ed anche più economico, è pericoloso da maneggiare poiché esplosivo. Ho quindi preferito usare l’elio. A livello del mare, per ogni litro di gas elio si ottiene una spinta di circa un grammo. La procedura di gonfiaggio richiede che il pallone (35,6 grammi) con il trasmettitore e l’antenna ancorati (circa 5 grammi) ed una zavorra da 5 grammi sia riempito di elio fino a raggiungere una situazione di equilibrio: non deve né scendere né salire. Raggiunta questa situazione, si rimuove la zavorra e si lascia andare il pallone al suo destino!

SPECIFICHE TECNICHE DEL PALLONE
Film: polietilentereftalato-Mylar
Aspetto: trasparente / traslucente
Densità del film: ≃1,4 kg/dm3
Temperatura di fusione: 260 °C
Forma geometrica: sferoide oblato
Massa a vuoto: 35,6 g
Diametro sgonfio: 36″ (≃91,5 cm)
Diametro gonfio: ≃75 cm
Circonferenza gonfio: 237 cm
Volume max in quota: 165~180 dm3
Volume max al lancio: 47~49 dm3
Pressione max (psi): 0,630 ± 0,010
Pressione max (mbar): 43,5 ± 1
Spinta libera al lancio: 6~8 gf
Costo: € 1,10 circa

SPECIFICHE TECNICHE DELLA BOMBOLA
Materiale: acciaio 34CrMo4
Diametro massimo: 178 mm
Spessore parete: 3,6 mm
Massa a vuoto: 15,4 kg
Volume interno: 14,5 dm3
Gas: elio (ogiva RAL 8008)
Press. max di esercizio: 200 bar
Press. di certificazione: 300 bar
Pressione di deformazione: 455 bar
Pressione di scoppio: 504 bar
Certificato di conformità:
π/BYH/0861/2018
in accordo alla Normativa EU
2010/35/EU ADR/RID 2017 1.8.7.4
EN ISO 9809-1:2010

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